E mi sento quest’onda
che più forte si fa
per staccarsi dal mare:
di rigetto sospinta s’innalza, s’incresta
e si scaglia lontano.
Ma l’impatto è in caduta
e perduta la forza, rallenta,
accasciandosi in velo.
In un limbo di terra e di spuma
il suo essere stesso l’attira, l’incaglia,
e ricaccia con sé.
È un eterno succedersi d’onda
fuggire da te
che sei il mare.
Credits
Immagine in evidenza: Anne de Vries, Silent Storm
Bentornata… e che ritorno! 🙂
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Grazie Fabio, spero sia un vero ritorno. Era triste vedere questo posto abbandonato, magari non con la stessa frequenza, ma spero di continuare a postare (e soprattutto scrivere poesie, che mi era mancato tantissimo)
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