Valeria Minciullo – Poesie da “Preludio”

Inverso - Giornale di poesia

Oltremare

Ho visto il mare oziare in lontananza
sul letto d’alga verde della primavera,
distese d’oltremare adagiate sopra l’erba,
erano l’acqua che ninnava col vento,
la mancanza che si muta in sogno.

Ho visto il mare in lontananza
e l’ho raggiunto per immergervi la mano,
mi colsero sorpresi i capolini dei fiori sull’attenti,
e le creste blu dei petali che irridevano col vento
il mio sogno che ritorna mancanza e disincanto.

*

Un bacio

Saliva a ondate
l’acqua,
bocca a bocca,
scendeva un rio
segreto,
lungo il tronco,
stillava da una crepa
via dal monte,
scirocco il vento
dolce respirava,
sentivo l’erba rasa
farsi umida.

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2 risposte a "Valeria Minciullo – Poesie da “Preludio”"

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