Riflessi

Sulle rive della sera
– parve un sogno,
ma non era –
mi sorpresi una libellula
a sorvolare il cristallino
lago del tuo occhio.

Dapprima mi specchiavo
solamente,
ed era bello il mio riflesso
d’ali, aperto
su di te.

Finché non vidi
solo me,
ma il susseguirsi
dei pensieri,
rincorrersi le ombre.

Qualcosa mi percosse.

Così guardai più a fondo
nel tuo abisso scosso
da correnti,
e in un brillìo improvviso
mi ricordai quel luogo,
e il mio passato
di ninfa delle acque:

sono le tue,
io ti conosco…

Ed una goccia
di memoria
cadde in te
commossa
e poi si perse:
sì,
son proprio io
quel desiderio
che hai cullato
nel profondo
tanti anni.

In te son nata
e a te,
in quest’attimo,
ritorno,
adesso che
tuffarmi vorrei
laggiù
annegarti dentro.

 

 

 

Credits

Immagine in evidenza: Stephanie Law

27 risposte a "Riflessi"

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      1. Ciao Valeria, ho sentito e apprezzato più volte la registrazione. Emergono vive le emozioni e i sentimenti sottesi con la delicatezza che avevo sentito nello scritto. La recitazione è ottima e misurata e non è cosa facile con i propri scritti. Infine ho avuto il piacere di sentire la tua voce ! Un caro saluto e ancora complimenti ! Ciao !

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      2. Ciao Nuccio (preferisci Nuccio o Gentilino?), è bello che tu sia tornato qui anche se sotto mia richiesta 🙃. È sicuramente un modo per comprendere meglio la poesia stessa, il sentirla leggere da chi l’ha scritta. Io direi a tutti i poeti di farlo!

        Un caro saluto a te, e a presto.

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  2. Non sono moltissimo fan delle poesie che incolonnano una parola alla volta, ma ognuno la scrive secondo il proprio “sentire”.
    Ho preferito ascoltarla prima, dopo leggerla, e mi piace come l’hai recitata!
    Sempre nuove anche le immagini che crei 😊 profonde le riflessioni…

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    1. Quel lago lì non può che ispirare riflessioni profonde 😉

      La recitazione (anche se incompleta) è l’unico modo che ho per farvi capire come la vivo e come mi emoziono, e per me è importantissimo sapere che son stata brava a fartela “sentire” .
      Per il fatto dell’incolonnamento… davvero così tanto lo noti? Però sì, la sento proprio accusì.
      Ciao Mariù*

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      1. Credo sia questione di gusti 😀 non so! Solo, quante volte ho letto poesie di grandi autori, non ho mai trovato una sola parola incolonnata… forse per questo la sento accussì 😀 influenzata dalle letture.
        Ciao ciao, Valeriuzza ☺ … ma mi chiedevo perché tu abbia detto recitazione “incompleta”…

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      2. Io cerco di creare qualcosa di nuovo senza farmi influenzare troppo da come scrivono gli altri, nemmeno dai ‘grandi’. Penso sia importante che ognuno segua il proprio modo di esprimersi. A me a volte piace andare a capo o per creare uno stacco, o per dare enfasi alla parola.

        Incompleta perché c’é solo la voce e manca la gestualità, la mimica… in una parola: la presenza.

        🙂

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      3. Ho capito ☺ . Ma sì, anche se raramente, anch’io ho sentito il “bisogno” di lasciare su di una riga anche solo due parole. In fondo, non seguiamo una metrica né nulla, poesia libera, seguendo solo l’andamento del nostro cuore 😀

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  3. Finezza e riflesso d’un pensiero armonioso che scorre cosi…magicamente vivo. Bravissima. Questa metrica cosi curata solitamente non mi aggredisce..( tende a distrarmi) oggi ho avuto la certezza di sentire la bellezza progredire in ogni verso. Brava

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