D’estate si esagera,
si esagera sempre.
Il ragazzo felice dimora nell’aria
e se innamorato lo grida agli uccelli
scalando i palazzi di notte dai tetti
trasmette alla luna l’ebbrezza dei baci.
Il ragazzo scontento s’immerge nell’ombra
e in un letto d’inverno lo raggiunge il rimbombo
di risa e schiamazzi dal mare.
E lei che lì fuori sorride
ad un altro gli pare
la donna più bella del mondo.
La vita è più vita e la morte più morte
d’estate, e se solo un amore ti lascia
il suo vuoto smisura ed il sole si oscura
ed ancora brutale ti acceca.
D’estate si esagera,
si esagera sempre.
E non resta che attesa
di coscienze destate d’autunno:
un settembre sincero
renderà lucidissime
le emozioni che senti,
e dirà senza inganni
quanto veramente tu ami,
quanto veramente tu manchi.
Credits
Immagine in evidenza : Alessandro Gottardo